Oggi, le farmacie hanno la possibilità di offrire una vasta gamma di servizi senza restrizioni. Possono vendere vari prodotti e servizi legati alla concessione per l’esercizio della farmacia, come farmaci, prodotti complementari, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici. Inoltre, possono vendere articoli specifici elencati nella tabella merceologica riservata ai titolari di farmacia, come prodotti alimentari, dietetici, igienici, articoli per la puericultura, articoli sanitari, prodotti cosmetici, liquori, pastigliaggi medicati e prodotti chimico-farmaceutici.
Esiste anche la possibilità di vendere ulteriori prodotti, apparecchi e articoli di diversi settori merceologici, previa una specifica autorizzazione commerciale. Questa autorizzazione può essere concessa sulla base delle esigenze dei clienti e della pianificazione commerciale.
In definitiva, per poter offrire un’ampia scelta di prodotti ai clienti, le farmacie potrebbero considerare l’importanza di ottenere una terza “licenza” insieme a quelle necessarie per i prodotti farmaceutici e gli articoli specifici delle farmacie.
Per poter commercializzare prodotti di altro genere dei settori merceologici, alimentare e non alimentare, le farmacie devono semplicemente comunicare all’Amministrazione, tramite SCIA, che possiedono i requisiti necessari per svolgere la loro attività, nel rispetto delle disposizioni previste nei vari settori di competenza.
Le farmacie quindi possono vendere prodotti alimentari preconfezionati ( es. capsule di caffè, thè, tisane ecc) presentando una SCIA al proprio comune di appartenenza che provvederà ad inoltrarla agli altri enti ( ASL). Dopo aver presentato la comunicazione, viene avviata una verifica da parte dell’Amministrazione per accertare il rispetto delle leggi. Nel caso in cui manchino i requisiti richiesti, l’Amministrazione può intervenire entro 60 giorni dalla presentazione della comunicazione, utilizzando poteri di restrizione e sanzioni.