E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto del Ministero della salute recante i criteri e le modalità di attribuzione del credito d’imposta, in favore delle farmacie per favorire l’accesso a prestazioni di telemedicina da parte dei cittadini dei piccoli centri urbani, nel rispetto del limite di spesa previsto per l’anno 2021”.
Al contributo possono accedere le farmacie che operano in comuni o centri abitati con meno di 3.000 abitanti.
Il credito d’imposta, è riconosciuto, fino a un importo massimo di 3.000 euro per ciascun beneficiario, nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili e nel limite delle risorse disponibili, pari a 10,715 milioni di euro per l’anno 2021.
Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute nell’anno 2021 per l’acquisto e il noleggio delle seguenti apparecchiature necessarie per l’effettuazione delle prestazioni di telemedicina:
a) dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della pressione arteriosa;
b) dispositivi per la misurazione della capacità polmonare tramite auto-spirometria;
c) dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della saturazione percentuale dell’ossigeno;
d) dispositivi per il monitoraggio con modalità non invasive della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca in collegamento funzionale con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali;
e) dispositivi per consentire l’effettuazione di elettrocardiogrammi con modalità di telecardiologia da effettuarsi in collegamento con centri di cardiologia accreditati dalle regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali.
Le farmacie interessate, dal 16 dicembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, dovranno presentare telematicamente, un’apposita istanza al Ministero della salute, attraverso le specifiche funzionalità rese disponibili dal Sistema tessera sanitaria. Il credito d’imposta è riconosciuto dal Ministero della salute secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze e fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Di Agnese D’Amico