Le Farmacie che operano in comuni o centri abitati con meno di 3.000 abitanti possono godere di un importante incentivo previsto dalla legge di conversione del decreto “Ristori” per lo svolgimento di prestazioni di telemedicina.
Sono stati stanziati 10.715 milioni di euro con lo scopo di favorire l’accesso dei cittadini dei piccoli centri urbani alle prestazioni di telemedicina erogate dalle farmacie, previo accordo con l’azienda sanitaria di riferimento sulla base della prescrizione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.
La legge prevede un credito d’imposta del 50% delle spese per l’acquisto e il noleggio, nell’anno 2021, di apparecchiature necessarie per l’effettuazione di prestazioni di telemedicina, fino a un importo massimo di 3.000 euro per ciascun soggetto beneficiario nei limiti dei fondi stanziati. Il credito potrà essere utilizzato dalle farmacie in compensazione sulle imposte dovute per l’anno 2021.
I requisiti e le modalità di attuazione saranno definiti da un decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze entro il 22 febbraio. Il decreto attuativo stabilirà gli investimenti oggetto del credito d’imposta, le procedure di concessione e di utilizzo, la relativa documentazione, le condizioni di revoca del beneficio e l’effettuazione dei controlli.
di Agnese D’Amico