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Sostegno all’Imprenditorialità Giovanile

«Con la chiusura delle sede leccese di Sviluppo Italia sembra che si siano dissolte anche le leggi a sostegno dell’imprenditorialità giovanile, invece non è assolutamente così»

«Con la chiusura delle sede leccese di Sviluppo Italia sembra che si siano dissolte anche le leggi a sostegno dell’imprenditorialità giovanile, invece non è assolutamente così». A parlare è Vito Luna, commercialista salentino che opera su Lecce e provincia a titolo gratuito, per informare chi nel cassetto ha un sogno d’impresa e pochi soldi per realizzarlo.
Dal 18 maggio al 10 giugno prossimi l’associazione organizzerà una serie di incontri su Lecce per spiegare quante e quali sono le leggi che sostengono le imprenditorialità.
«Faremo il punto sul ‘prestito d’onore’ – spiega Vito Luna – ma parleremo anche di franchising e microimpresa. Le opportunità ci sono, anche grazie a finanziamenti regionali, ma se non se ne parla sembra che semplicemente le leggi spariscano».
Nel solo biennio 2003-2004 Sviluppo Italia ha finanziato 26mila progetti imprenditoriali, solo nel 2004 con una spesa di 622 milioni di euro; inoltre la nuova legge sulla competitività, che ha recentemente modificato il decreto legge 185/00 ha cambiato alcune limitazioni. Per presentare domanda di finanziamento un giovane doveva dimostrare di essere residente nelle Regioni Obiettivo 1 già da tempo, mentre ora è sufficiente essere residente da sei mesi prima della presentazione della domanda, inoltre, se prima si doveva certificare la inoccupazione da almeno sei mesi, ora è sufficiente esserlo al momento delle domanda.
«Il settore dove è più vivace la domanda di impresa al momento in Puglia e nel Salento è il turismo – sottolinea Vito Luna – Il Bed&Breakfast e il turismo in genere è una scelta che si sta dimostrando vincente e per la quale la regione sta approntando regolamenti di finanziamento in dirittura di arrivo. È infatti prossimo un nuovo bando della Regione Puglia per la concessione delle agevolazioni nel settore turistico. I cittadini pugliesi che vorranno cimentarsi in attività economiche in questo settore devono muoversi, orientativamente saranno stanziati 15 milioni di euro. Gli aiuti prevedono un contributo per attrezzature e impianti ed un contributo per le spese di gestione (spese relative al primo anno di attività, come ad esempio acquisto merce o canoni di locazione). La percentuale di finanziamento copre il 70% delle spese complessive fino ad un massimo di 100.000 euro a fondo perduto».

Pubblicato su – Gazzetta del Mezzogiorno.it

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