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Investimenti tecnologici farmacie 2021

Le farmacie hanno ancora pochi giorni per investire in beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione
tecnologica e digitale della propria attività secondo il modello Industria 4.0 ed usufruire di un credito d’imposta al
50%. Metà dell’investimento, quindi, è ripagato da corrispondenti riduzione delle imposte.
Tutte le farmacie, fino al 31 dicembre 2021, possono avvalersi delle detrazioni previste dal Piano nazionale transizione
4.0 per gli investimenti in beni strumentali – magazzini automatici, etichette elettroniche, casse automatiche, vending
machine, locker e dispositivi elimina code – purché collegati ai sistemi gestionali di farmacia.
In relazione agli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (ovvero 30 giugno 2022 con ordine
e acconto almeno pari al 20% entro il 31 dicembre 2021), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% del
costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (ovvero 30 giugno 2023 con ordine e acconto
almeno pari al 20% entro il 31 dicembre 2022), invece, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 40% per la
quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
I beni possono essere acquisiti in proprietà o in leasing, nonché realizzati in economia o mediante appalto.
Il beneficio spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere
dall'anno di avvenuta interconnessione dei beni. Nel caso in cui l'interconnessione dei beni avvenga in un periodo
d'imposta successivo a quello della loro entrata in funzione è comunque possibile iniziare a fruire del credito
d'imposta per i beni strumentali ordinari non 4.0.
L’incentivo per i beni strumentali non 4.0 fino al 31 dicembre 2021 è pari al 10% (e scenderà al 6% nel 2022). In questa
categoria di investimenti rientrano i beni all’interno delle dotazioni di base della farmacia, come per esempio PC da
banco, server, monitor, frigoriferi o insegne led.
È opportuno ricordare che la fruizione del beneficio è subordinata:
– al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore;
– al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei
lavoratori.
Per meglio capire il vantaggio, si ipotizzi che una farmacia effettui investimenti in beni materiali strumentali nuovi 4.0
per un totale di 600.000 euro + IVA.
In tale ipotesi:
– se tutti gli investimenti saranno effettuati (o prenotati) entro il 31 dicembre 2021, la farmacia potrà beneficiare di un
credito d’imposta pari a 300.000 euro (600.000×50%)
– se tutti gli investimenti saranno effettuati (o prenotati) entro il 31 dicembre 2022, la farmacia beneficerà di un
credito di imposta pari a 240.000 euro (600.000×40%).
Questo caso esemplificativo chiarisce come la farmacia abbia un elevato vantaggio a effettuare (o prenotare) gli
investimenti entro il 31 dicembre 2021.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito nonché della base imponibile dell’IRAP. Per semplicità
nel calcolo non si è tenuto conto del risparmio di imposta derivante da tale detassazione.
Infine si ricorda che le farmacie rurali nei paesi fino a 3.000 abitanti sono in attesa del decreto attuativo per fruire di
un contributo fino a un massimo di 44.000 euro, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, e dei benefici
fiscali fino a 3.000 euro di credito d’imposta, per le spese sostenute nel 2021 per i servizi di telemedicina.
Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni – Numero Verde 800.910.245
Agnese D’Amico
DataFARMA

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