L’esenzione Iva sui dispositivi diagnostici per Covid-19 viene riconosciuta soltanto a quelli classificabili come «diagnostici in vitro» (marcatura Ce – Ivd) e ai servizi strettamente connessi.
Mentre, ai saturimetri viene applicata un’aliquota Iva del 5%.
A stabilirlo è un emendamento del decreto Milleproroghe, che ha previsto l’ammissione all’esenzione Iva ai soli casi riconosciuti dall’Unione Europea.
La Legge di Bilancio 2021 stabiliva, a decorrere dal 1° gennaio 2021, l’esenzione iva con diritto di detrazione a monte (c.d. “aliquota zero”) per le cessioni di tutti gli strumenti per la diagnostica per Covid -19, tra cui i saturimetri.
La direttiva Europea, invece, autorizzava a prorogare l’esenzione dal primo gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2022, esclusivamente alle cessioni di vaccini contro il Covid-19 e alla strumentazione per diagnostica per Covid-19 (dispositivi diagnostici in vitro ), nonché alle prestazioni di servizi strettamente connesse.
Per evitare, dunque, di incorrere in una procedura di infrazione per violazione delle regole iva comunitarie, sono stati esclusi dall’esenzione tutti gli strumenti non classificati come “diagnostici in vitro” e che precedentemente rientravano nell’agevolazione dell’art. 124 DL 34/2020.
L’emendamento del decreto “Milleproroghe”, avendo effetto retroattivo comporta che i saturimetri scontino l’Iva 5% dal 1° gennaio 2021 .
L’agenzia delle Dogane ha già provveduto ad adeguare il codice Taric dei pulsossimetri con decorrenza 1 gennaio 2021 all’elenco dei beni ad aliquota iva 5% , mentre l’agenzia delle Entrate non si è ancora pronunciata.
La retroattività della norma e l’errore nel testo originario, dovrebbero, alla luce dello statuto del contribuente, escludere sanzioni tributarie.
Pertanto, gli operatori che nel 2021 hanno emesso fatture per la cessione di saturimetri, con aliquota zero come stabilito dalla legge di bilancio 2021, potranno procedere note di debito per l’importo corrispondente all’IVA precedentemente non richiesta (5% nel caso di pulsossimetri od ossimetri).
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di Agnese D’Amico